Lo storico romeno Nicolae Iorga: impegno culturale e politico e relazioni con l’Italia

21 gennaio 2025

tenuto da Stefano Santoro

L’undicesimo e primo appuntamento del 2025 della rassegna di conferenze promossa dall’Associazione culturale “Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini per gli studi storici sociali ed etici” è in programma martedì 21 gennaio 2025 alle ore 18.30 all’Antico Caffè San Marco di Trieste.

L’evento, tenuto da Stefano Santoro, approfondirà la figura di Nicolae Iorga, importante storico e uomo politico romeno, vissuto tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e l’inizio del secondo conflitto mondiale, in possesso di una vastissima cultura e autore di numerosissime opere sia scientifiche che letterarie.

Animatore, dall’inizio del secolo, di una corrente politico-culturale tradizionalista e nazionalista, fondatore di un partito esplicitamente antisemita e aperto sostenitore dell’irredentismo romeno nelle regioni sottoposte alla sovranità austro-ungarica, fu poi uno dei protagonisti della storia della Romania interbellica.

Fra gli anni Venti e Trenta Iorga sviluppò ulteriormente i suoi rapporti con il mondo accademico e politico europeo oltre che statunitense – e in particolare con l’Italia, dove fu artefice della fondazione delle due principali istituzioni culturali romene nel nostro paese, attive tuttora, l’Accademia di Romania a Roma e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

Dal punto di vista politico, Iorga, che fu anche primo ministro all’inizio degli anni Trenta, subì da un lato il fascino dell’Italia fascista, dall’altro avversò in Romania la Guardia di Ferro, formazione di estrema destra antisemita protetta dalla Germania nazista, per cui mano fu assassinato nel 1940. La sua figura rimane centrale per la comprensione delle vicende della Romania nella prima metà del Novecento e in particolare dei suoi rapporti con l’Italia.

IL RELATORE - Stefano Santoro è professore associato di Storia dell’Europa orientale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste e direttore scientifico della rivista “Qualestoria”.

Si occupa di diversi aspetti della storia politica e culturale in età contemporanea, interessandosi soprattutto al tema della diplomazia culturale italiana in Europa orientale dall’inizio del Novecento al secondo dopoguerra e del nazionalismo in Europa centro-orientale dalla fine dell’Ottocento al periodo interbellico, con particolare riferimento all’area romena. Fra le sue pubblicazioni si ricordano i volumi L’Italia e l’Europa orientale. Diplomazia culturale e propaganda 1918-1943 (FrancoAngeli, 2005) e Dall’Impero asburgico alla Grande Romania. Il nazionalismo romeno di Transilvania fra Ottocento e Novecento (FrancoAngeli, 2014) e, più recentemente, la curatela, con Guido Crainz e Andrea Zannini, del volume L’ingiustizia militare nella Grande guerra. Le fucilazioni ‘per l’esempio’ in Friuli e nella Venezia Giulia (Forum, 2023), e, con Tullia Catalan, del volume Marco Dogo e i Balcani (Irsrec FVG, 2024).

Per maggiori informazioni scrivere a manliocecovini@studysociety.it.

Scarica la locandina