19 maggio 2026Tenuto da Massimo Favento
Martedì 19 maggio, alle ore 18.00, l’Antico Caffè San Marco di Trieste accoglierà un nuovo appuntamento del calendario culturale promosso dalla “Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini per gli studi storici sociali ed etici”. L’incontro sarà affidato a Massimo Favento, che proporrà una riflessione dedicata al ruolo della musica nel clima politico e culturale che precedette la Redenzione di Trento e Trieste.
La conferenza ripercorrerà un aspetto ancora poco esplorato della storia nazionale: l’impegno di musicisti e intellettuali che, tra fine Ottocento e primi del Novecento, videro nell’arte musicale un mezzo per sostenere un ideale di identità e appartenenza. Accanto al più noto uso simbolico delle opere dei grandi compositori italiani, Favento illustrerà il contributo di un gruppo di figure attive tra Romagna ed Emilia, formatesi nella vivace scuola bolognese e influenzate dalla poesia di Carducci e Pascoli.
In questo contesto emergono Filippo Manara (1869–1929) e Vincenzo Gianferrari (1859–1939), due professionisti “regnicoli” che trovarono spazio e responsabilità nell’Impero austro-ungarico, muovendosi tra attività concertistica, insegnamento e organizzazione culturale. La loro opera contribuì in modo fondamentale alla nascita dei Conservatori di Musica di Trento e Trieste nei primissimi anni del Novecento, un risultato oggi riconosciuto solo in parte ma cruciale per lo sviluppo musicale delle due città.
Massimo Favento, laureato in Legge e in Bibliografia musicale, svolge da molti anni un’intensa attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Storico della musica, violoncellista e autore di testi teatrali e musiche di scena, collabora con istituzioni italiane e internazionali. È fondatore del Lumen Harmonicum, per il quale cura progetti di valorizzazione culturale, e ricopre il ruolo di docente bibliotecario presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento.
L’incontro, a ingresso libero, fa parte del ciclo annuale di conferenze che l’Associazione Manlio Cecovini dedica alla lettura critica della storia e alla diffusione di temi culturali di interesse contemporaneo, con l’intento di offrire al pubblico spunti di approfondimento e nuove prospettive di analisi.