“L’Affaire Prezioso”: una spy story tra storia e diplomazia

16 dicembre 2024
Venerdì 13 dicembre, presso la Libreria Minerva di Trieste, si è tenuta la presentazione del libro "L’Affaire Prezioso: aprile 1915. La missione segreta del direttore politico del 'Piccolo" (EUT 2024) di Marina Silvestri. L’evento ha visto la partecipazione di Fulvio Senardi, dell’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione, e di Luca G. Manenti, direttore scientifico dell’Associazione culturale “Società Internazionale di divulgazione Manlio Cecovini per gli studi storici sociali ed etici”, che hanno accompagnato l’autrice in un’analisi del volume e del contesto storico in cui si colloca.

Una vicenda complessa tra diplomazia e guerra
Senardi ha aperto l’incontro evidenziando l’originalità del libro, che intreccia storia e narrativa nel raccontare le trattative diplomatiche tra Roberto Prezioso, direttore del Piccolo, e Leopold von Chlumecky, giornalista austriaco. I due protagonisti, legati da una lontana parentela, cercarono di negoziare un possibile accordo che, mentre gran parte d'Europa era già entrata nella Prima guerra mondiale, avrebbe potuto mantenere l’Italia neutrale.
Manenti ha sottolineato l’ambiguità che ha caratterizzato questi colloqui, svoltisi in un clima di forte tensione internazionale e con obiettivi poco trasparenti da entrambe le parti. Prezioso, figura enigmatica e controversa, si muoveva tra doppi e tripli giochi, mentre von Chlumecky, dotato di grande lungimiranza, intendeva guadagnare tempo per l’Austria.

Il ruolo di Trieste nella geopolitica dell’epoca
Uno degli aspetti centrali emersi dal dibattito è stato il ruolo strategico di Trieste, città-ponte tra l’Adriatico e l’Europa centrale. Fulcro di interessi contrastanti, da un lato l’irredentismo italiano e dall’altro la necessità di preservare la propria identità culturale e commerciale all’interno dell’Impero austro-ungarico, Trieste si trovava nel mezzo di una complessa gara politica. La proposta di farne una città libera, emersa durante gli incontri, rappresentò un tentativo di salvaguardare i suoi interessi economici e sociali in un periodo di grandi cambiamenti.

Una riflessione sull’ambiguità della storia
Silvestri ha illustrato le ambiguità delle figure coinvolte e delle fonti storiche che ha utilizzato. Attraverso una narrazione vivace e rigorosa, il libro porta a riflettere sugli intrecci tra diplomazia, strategie politiche e interessi personali. Particolarmente stimolante è stata la discussione sui memoriali di Prezioso e von Chlumecky, che hanno richiesto una lettura critica per distinguere tra verità e manipolazione.

Un libro tra storia e letteratura
Il dibattito ha toccato anche gli aspetti letterari dell’opera. Senardi ha paragonato l’apertura del volume a quella dei Promessi Sposi: la descrizione iniziale dei due uomini a passeggio lungo la riva del fiume rievocava archetipi narrativi universali. Episodi come il rapporto tra Prezioso e James Joyce hanno poi offerto uno sguardo umano su una vicenda in cui si sono mischiate la grande politica con delle piccole storie personali.

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