Un nuovo e prestigioso capitolo si apre per la Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini per gli studi storici sociali ed etici, che accoglie nella propria sede di viale Miramare 23 la Fondazione Luigi Einaudi. L’inaugurazione, avvenuta nel 150° anniversario della nascita di Einaudi, ha rappresentato un momento di grande valore culturale per Trieste e un riconoscimento per la Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini, che diventa così punto di riferimento per le attività della Fondazione Einaudi nel Friuli Venezia Giulia.
Nel corso della cerimonia, Matteo Devescovi, presidente della Cecovini, ha ricordato le origini dell’ente, fondato due anni dopo la scomparsa di Manlio Cecovini da Luigi Milazzi, Alessandro Giadrossi, Giuseppe Antonione e Michele Valente, con l’obiettivo di approfondire e diffondere il pensiero e l’opera di una delle figure più rappresentative della cultura e della vita civile triestina. “Manlio Cecovini – ha ricordato Devescovi – è stato un uomo di vastissima cultura, protagonista della vita politica e intellettuale della città, un leader carismatico e un europeo convinto. La sua personalità, che definirei einaudiana, era segnata da una profonda razionalità e da una costante ricerca del dialogo. Difese l’italianità di Trieste nei momenti più difficili, ma fu anche tra i primi a riconoscere l’importanza del confronto e del rispetto reciproco tra le diverse comunità cittadine”.
Proprio questo spirito di apertura, di confronto e di cultura come ponte tra popoli e idee, ha reso naturale l’incontro tra l’associazione piemontese e quella giuliano. Ha sottolineato Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Einaudi: “Siamo a Trieste perché qui ci sentiamo a casa. Trieste è una città crocevia di culture, religioni ed etnie che hanno convissuto virtuosamente e questa è la più autentica espressione del pensiero liberale. È una città arci-italiana per storia, ma anche profondamente europea, che guarda all’Austria e ai grandi economisti della scuola liberale austriaca. Qui il confronto tra diversi ha sempre generato cultura e progresso, e questo la Fondazione Einaudi lo riconosce e lo valorizza”.
Cangini ha inoltre annunciato che la nuova sede triestina sarà animata da Andrea Fassini e Andrea Bitetto e che presto prenderanno avvio una Scuola di Liberalismo e una nuova iniziativa di respiro internazionale rivolta ai Paesi dei Balcani, per consolidare il ruolo di Trieste come punto di incontro e di dialogo europeo.
L’inaugurazione ha visto anche la partecipazione di Enrico Samer, consigliere della Fondazione Einaudi e vice presidente della Società Internazionale di divulgazione Manlio Cecovini, che ha sottolineato come la sinergia fra le due associazioni rappresenti una straordinaria opportunità per avvicinare i giovani ai temi della cultura e della conoscenza.
L’ospitalità offerta dalla Società Cecovini alla Fondazione Einaudi conferma la vocazione della realtà triestina a essere un centro di studio, riflessione e divulgazione culturale aperto al dialogo e alla crescita civile. Un luogo in cui la memoria di Manlio Cecovini – uomo di pensiero e di azione, giurista, politico, scrittore e intellettuale – continua a ispirare nuove leve nel segno della libertà, della ragione e del rispetto reciproco.